PROCESSI PER IL RECUPERO DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO

Anno accademico 2023/2024 - Docente: Vittorio FIORE

Risultati di apprendimento attesi

Secondo i descrittori di Dublino gli studenti potranno al termine  del corso:

1. dimostrare conoscenze e capacità di comprensione attraverso: la lettura di casi studio scelti nel panorama dei progetti di recupero edilizio e urbano esemplari, impostata su una metodologia che permetta di associare conservazione/innovazione tecnologica/aumento di valore;

2. rafforzare le capacità di traferire metodologie ad altri manufatti architettonici, in contesti analoghi;

3. dimostrare essere capaci di applicare le conoscenze, e abilità: nel risolvere problemi non familiari, inseriti in contesti interdisciplinari connessi al proprio settore di studio; nel continuare a studiare ed affrontare in modo autonomo nuovi scenari che si presenteranno nel corso della vita professionale;

4. acquisire la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità dei casi studio, di valutare le soluzioni tecnologiche e spaziali e le compatibilità al riuso;

5. saper comunicare in modo chiaro, sintetico e privo di ambiguità le conclusioni e le valutazioni, nonché le conoscenze, le ipotesi e la ratio ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Il ciclo di lezioni teoriche si alterneranno ad un lavoro d’anno consistente in due esercitazioni: la prima è la lettura critica di un testo sul recupero edilizio/urbano, la seconda è la lettura critica di un progetto emblematico di recupero (a scelta dello studente tra quelli proposti), ripercorrendo e ricostruendo le metodologie per la conoscenza e l’approccio progettuale. Gli elaborati saranno revisionati e presentati in sede d’esame. É consigliata una minima e attenta frequenza.

  • Lezioni frontali;
  • Prove in itinere;
  • Eventuali sopralluoghi;
  • Seminari di approfondimento con esperti.

Prerequisiti richiesti

Conoscenza del concetto di bene culturale applicato all’architettura, e implicazioni teorico-normative.

Frequenza lezioni

Facoltativa.

Contenuti del corso

Il Recupero Edilizio è una tematica ampiamente dibattuta nell’ambito delle discipline della Tecnologia dell’Architettura, che ha delineato un corpus teoretico, metodologico e normativo che costituisce oggi un bagaglio culturale necessario per affrontare progetti delicati sul patrimonio architettonico esistente, che oscillano tra interventi a valenza ora conservativa, ora trasformativa. Si tratta di un processo che riguarda l’elaborazione di un progetto che, superando l’apparente aporia concettuale tra conservazione e trasformazione, è finalizzato al recupero della memoria e alla manutenzione dell’identità storica.

Significativo è il passaggio storico dal concetto di restauro a quello di recupero: mentre il restauro muove da un atteggiamento rivolto ai soli valori culturali, nell’ottica di una conservazione assoluta, nel recupero lo sguardo è rivolto verso l’esistente -il tessuto minuto- e la sua conservazione, ma con un’attenzione maggiore alle sue vocazioni trasformative utili per contrastare i fenomeni dell’”obsolescenza” e del “degrado”, alle esigenze dell’utenza, al valore di mercato.

Il recupero è un progetto scalare, dall’edificio alla città, dove il contesto urbano impone riflessioni sulle scelte strategiche e sulle soluzioni tecniche e compositive. La necessità di limitare le trasformazioni impone al progetto di recupero di riferire le azioni non solo a parametri relativi all’’unicità’ del bene, ma anche di integrare i nuovi scenari evolutivi al preesistente, attraverso: il controllo delle prestazioni, la potenziale integrabilità, la compatibilità al riuso, la durata nel tempo. Nel processo progettuale le scelte ruotano intorno ad una fase propedeutica di conoscenza dell’edificio, che è paragonabile ad una matrice informativa derivante dall’accostamento di informazioni storiche, tecniche, economiche, normative, sociali, politiche e culturali.

Nel corso verranno trattati gli approcci e le strategie del recupero dal dopoguerra ad oggi, i rapporti del patrimonio architettonico con il fattore “tempo” e con l’”innovazione”; i concetti di: “risorsa” e valore”, di “bene materiale e immateriale”. 

Testi di riferimento

A. Teorie e storia del Recupero Edilizio.(3 CFU)

Valerio Di Battista, Ambiente Costruito. Un secondo paradigma, Alinea, Firenze, 2006, pp.240.

 

B. Metodi e strategie per l’intervento sul patrimonio esistente. (2 CFU)

Paolo Gasparoli, Cinzia Talamo, Manutenzione e Recupero. Criteri, metodi e strategie per l’intervento sul costruito, Alinea, Firenze, 2006.(pp. 19-38 ; 65-71 ; 75-82 ; 103-125 ; 129-140 ; 153-178 ; 183-190 ; 211-212 ; 237-248) .

 

C. Saggio monografico.(1 CFU)

Renato De Fusco, Dov’era ma non com’era. Il partimonio architettonico e l’occupazione,Alinea, Firenze, 1999, pp. 68.

 

I testi non più in commercio, o da cui sono selezionati brevi estratti saranno forniti dal docente su Studium o su TEAMS in pdf.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Prova scritta (in itinere su un modulo)

Prova orale (all’esame finale)

Per la valutazione della prova scritta e dell’esame orale si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal/la candidato/a.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

  1. Differenze concettuali e applicative tra restauro e recupero.
  2. Tradizioni e paradossi del moderno.
  3. Il progetto dell’esistente: excursus storico
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