ARCHAELOGY OF RELIGIOUS PRACTICES IN THE ANCIENT NEAR EAST

Anno accademico 2024/2025 - Docente: NICOLA GIOVANNI LANERI

Risultati di apprendimento attesi

Lo studio delle pratiche religiose delle antiche società vicino orientali è propedeutico per una carriera nel mondo accademico nel settore di pertinenza, ovvero per sviluppare una conoscenza su come analizzare le società antiche immaginando una carriera nel mondo della ricerca o in ambito museale.

Il corso stimolerà quindi la discussione su tematiche generali (come ad esempio la nascita della religione) e su casi studio legati alla nascita e allo sviluppo della religiosità nel Vicino Oriente dalle epoche preistoriche sino alla nascita del monoteismo levantino durante il I millennio a.C. Per meglio stimolare un innovativo approccio alla materia da parte degli studenti, saranno previsti momenti di interazione e approfondimento attraverso strumenti come presentazioni individuali, discussioni di gruppo e tavole rotonde tematiche. Questo approccio stimolerà una più approfondita conoscenza della materia, ma anche nuovi modi per migliorare la propria autonomia di giudizio e le abilità comunicativa degli studenti.

Sulla base dei descrittori di Dublino obiettivi del corso saranno:

1) Conoscenza e comprensione. Fornire agli studenti, la conoscenza dello sviluppo culturale delle pratiche religiose del Vicino Oriente antico attraverso l’analisi di contesti particolarmente significativi.

2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Rendere lo studente in grado di affrontare in maniera consapevole una ricerca nell’ambito dell’archeologia del Vicino Oriente antico grazie all’acquisizione di strumenti e metodologie adeguate, sia in ambito archeologico, sia testaule, sia bibliografico. Questo scopo verrà ottenuto attraverso l’esame approfondito di alcuni aspetti specifici con tavole rotonde durante le quali gli studenti presenteranno delle relazioni su specifici casi-studio. 

3) Autonomia di giudizio. Sviluppare negli studenti un approccio critico ai contesti con raffronti sistematici tra descrizione di siti e analisi testi associati alle pratiche religiose.

4) Abilità comunicative. Fornire agli studenti un lessico specializzato per renderli in grado di comunicare in maniera adeguata alla comunità scientifica.

5) Capacità di apprendimento. Sviluppare l’autonomia degli studenti nella capacità di individuare i testi scientifici più rappresentativi e comprenderli adeguatamente grazie ad una selezione di letture che possano permettere un approfondimento delle ricerche nell’ambito dello studio delle pratiche religiose nel Vicino Oriente antico.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Il corso si svolgerà con lezioni frontali, mentre l’interazione con gli studenti si avrà grazie a presentazioni individuali all’interno di tavole rotonde su argomenti specifici relativi alla nascita del monoteismo israelitico durante il I millennio a.C. Sarà prevista una prova in itinere alla fine della prima parte del corso dedicato al periodo che intercorre dalle epoche preistoriche sino al II millennio a.C.

Prerequisiti richiesti

La disciplina non prevede alcun pre-requisito.

Frequenza lezioni

Facoltativa

Contenuti del corso

Il corso di Archeologia delle Religioni nel Vicino Oriente avrà l’obiettivo di approfondire lo studio delle società vicino orientali dalla preistoria alla fine dell’impero achemenide del I millennio a.C. In particolare, il corso si soffermerà sull’analisi dei dati archeologici e delle evidenze testuali connesse alla costruzione della dimensione religiosa delle società vicino orientali che hanno visto emergere i più antichi centri cerimoniali dell’umanità a Göbekli Tepe (Turchia sudorientale) più di 10000 anni or sono, la nascita del politeismo in Mesopotamia meridionale durante il IV millennio a.C., e ovviamente, il sorgere del monoteismo ebraico nel Levante durante il corso del I millennio a.C.

Testi di riferimento

-  Laneri N. (2022) Archeologia delle religioni nel Vicino Oriente. Vomero editore pp. 1-200.

-  Oggiano I. (2005). Dal terreno al divino. Archeologia del culto nella Palestina del Primo Millennio. Carocci. Pp. 1-300.

 

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Il corso prevede una prova in itinere scritta. La prova verrà valutata per 40% del voto finale.

Presentazioni individuali legate ai temi presentati durante il corso verranno tenute dagli studenti durante il corso. Le presentazioni varranno il 40% del voto finale. Mentre l’esame orale sarà dedicato ad alcuni argomenti trattati durante tutto il corso e conterà per il 20% del voto finale.

Si consiglia la frequenza; infatti, la partecipazione attiva degli studenti alle lezioni verrà tenuta in forte considerazione per il giudizio finale all'esame.

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.

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