STORIA DELL'ARCHITETTURA MEDIEVALE E MODERNA

Anno accademico 2016/2017 - 1° anno
Docente: Tancredi Maria BELLA
Crediti: 6
SSD: ICAR/18 - STORIA DELL'ARCHITETTURA
Modalità di erogazione: Tradizionale
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre:
ENGLISH VERSION

Obiettivi formativi

Acquisire una conoscenza approfondita di alcuni contesti architettonici segnatamente di età medievale e moderna, nel quadro generale della Storia dell’architettura in Occidente; potenziare gli strumenti critici e metodologici per lo studio della produzione architettonica europea.


Prerequisiti richiesti

Nessuno


Frequenza lezioni

Facoltativa


Contenuti del corso

Il programma propone un percorso attraverso alcuni casi emblematici nella produzione architettonica di ambito medievale e moderno, mettendo a fuoco come – in casi e in contesti specifici – si siano espresse una fedeltà alla tradizione e al classico così come una sperimentazione formale e tecnologica.


Testi di riferimento

A – L’architettura e il classico (1 CFU)

  • J. Summerson, Il linguaggio classico dell’architettura, Einaudi, Torino 2000 (prima edizione 1970), pp. 1-101.
  • S. Settis, Futuro del “classico”, Einaudi, Torino 2004, pp. 3-123.

Lo studente studierà uno dei tue testi proposti.

 

B – Romanico, fra ritorno all’antico e innovazione (2 CFU)

  • H.E. Kubach, Architettura romanica, “Storia universale dell’architettura” 5, Electa, Milano 2005 (prima edizione 1972), pp. 99-126.
  • A. Peroni, Tradizione e innovazione nel Sant’Ambrogio romanico, in C. Bertelli (a cura di), Il Millennio Ambrosiano. La città del Vescovo dai Carolingi al Barbarossa, Electa, Milano 1988, pp. 156-173.
  • A. Peroni, Arte dell’XI secolo: il ruolo di Milano e dell’area lombarda nel quadro europeo, in Atti dell’XI congresso internazionale di studi sull’Alto Medioevo (Milano, 26-30 ottobre 1987), vol. II, Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo, Spoleto 1989, pp. 751-781.
  • A. Peroni, Architettura ottoniana e architettura romanica alla luce del reimpiego dell’antico, in «Mittellateinisches Jahrbuch», 35-2 (2000), pp. 205-225.
  • A. Peroni, Riflessioni sul rapporto tra interno ed esterno nelle coperture dell’architettura romanica lombarda, in A.C. Quintavalle (a cura di), Medioevo: arte lombarda, Atti del convegno internazionale di studi (Parma, 26-29 settembre 2001), Electa, Milano 2004, pp. 113-127.
  • F. Gandolfo, Mito e realtà dell’arte «lombarda», in A.C. Quintavalle (a cura di), Il Medioevo delle Cattedrali. Chiesa e Impero: la lotta delle immagini (secoli XI e XII), Catalogo della mostra (Parma, 9 aprile - 16 luglio 2006), Electa, Milano 2006, pp. 357-366.
  • A. Segagni Malacart, La ripresa dell’antico nelle testimonianze romaniche lombarde: alcuni esempi a Milano e Pavia, in A.C. Quintavalle (a cura di), Medioevo: il tempo degli antichi, Atti del convegno internazionale di studi (Parma, 24-28 settembre 2003), Electa, Milano 2006, pp. 382-397.
  • M. Rossi, Episcopato e committenze architettoniche in Lombardia tra fine X e inizi XI secolo: precedenti carolingi e innovazioni, in A. Calzona, R. Campari, M. Mussini (a cura di), Immagine e Ideologia. Studi in onore di Arturo Carlo Quintavalle, Electa, Milano 2007, pp. 81-87.
  • R. Cassanelli, La basilica di Sant’Ambrogio a Milano, in R. Cassanelli e P. Piva (a cura di), Lombardia Romanica, vol. I, I grandi cantieri, Jaca Book, Milano 2010, pp. 124-146.
  • T. Bella, La basilica di S. Ambrogio a Milano. L’opera inedita di Fernand de Dartein, “Storia dell’Arte”, 60, Jaca Book, Milano 2013, pp. 121-152.
  • G. Morolli, L’architettura del battistero e “ordine buono antico”, in G. Paolucci (a cura di), Il Battistero di San Giovanni a Firenze, “Mirabilia Italiae” 2, vol. 1, Testi, Panini, Modena 1994, pp. 33-132.
  • F. Salvi, Gli elementi architettonici del Battistero: capitelli, basi e trabeazioni, in G. Paolucci (a cura di), Il Battistero di San Giovanni a Firenze, “Mirabilia Italiae” 2, vol. 1, Testi, Panini, Modena 1994, pp. 133-142.
  • G. Tigler (a cura di), Toscana romanica, Jaca Book, Milano 2006, pp. 9-24, 137-144, 155-164.

 

C – Alberti, Michelangelo, Palladio: classico in età moderna (2 CFU)

  • G. Borsi, Leon Battista Alberti. Opera completa, Electa, Milano 1986, pp. 7-18, 64-75, 91-132 .
  • H. Burns, Leon Battista Alberti, in Storia del’architettura italiana. Il Quattrocento, a cura di F.P. Fiore, Electa, Milano 1998, pp. 114-165.
  • Ch.L. Frommel, Il San Sebastiano e l’idea del tempio in Leon Battista Alberti, in Leon Battista Alberti e il Quattrocento. Studi in onore di Cecil Grayson e Ernst Gombrich, Atti del Convegno internazionale (Mantova, 29-31 ottobre 1998), a cura di L. Chiavoni, G. Ferlisi, M.V. Grassi, Leo S. Olschki, Città di Castello 2001, pp. 291-304.
  • G. Pigafetta, Storia dell’architettura moderna. Imitazione e invenzione fra XV e XX secolo, Bollati Boringhieri, Torino 2007, pp. 54-72, 146-156
  • M. Gargano, Leon Battista Alberti e l’antico. Teorie e pratiche costruttive nel progetto di architettura, in «R.R. Roma nel rinascimento: bibliografia e note», 2012, pp. 181-186.
  • J. Ackerman, L’architettura di Michelangelo, Einaudi, Torino 1968, pp. 18-42 .
  • H. Burns, Michelangelo e il disegno di architettura, in C. Elam (a cura di), Michelangelo e il disegno di architettura, Catalogo della mostra (Vicenza, 17 settembre – 10 dicembre 2006, Firenze, 15 dicembre 2006 – 19 marzo 2007), Marsilio, Venezia 2006, pp. 18-41.
  • S. Catitti, Michelangelo e il disegno architettonico come strumento progettuale ed esecutivo: il caso della Biblioteca Laurenziana, in G. Maurer, A. Nova (a cura di), Michelangelo e il linguaggio dei disegni di architettura, Atti del convegno (Firenze, 30 gennaio – 1 febbraio 2009), Marsilio, Venezia 2012, pp. 53-67.
  • G. Satzinger, “Le fatiche durate da lui”. I disegni per la facciata di San Lorenzo, in G. Maurer, A. Nova (a cura di), Michelangelo e il linguaggio dei disegni di architettura, Atti del convegno (Firenze, 30 gennaio – 1 febbraio 2009), Marsilio, Venezia 2012, pp. 140-151.
  • R. Wittkower, Principi architettonici nell’età dell’Umanesimo, Einaudi, Torino 1964, pp. 88-97.
  • J. Ackerman, Palladio, Einaudi, Torino 1972, pp. 1-16, 60-77.
  • V. Pizzigoni, I tre progetti di Palladio per il Redentore, in «Annali di architettura», 15-2003 (ma 2004), pp. 165-177.
  • A. Guerra, S. Pasquali, V. Zanchettin, La chiesa di San Giorgio Maggiore, in G. Beltramini, H. Burns (a cura di), Palladio, Marsilio, Venezia 2008, pp. 172-183.
  • A. Guerra, Il tema progettuale e le sue variazioni: le facciate delle chiese di Andrea Palladio a Venezia, in M. Borgherini (a cura di), Architettura delle facciate. Le chiese di Palladio a Venezia. Nuovi rilievi, storia, materiali, Marsilio, Venezia 2010, pp. 25-57.

D – Tradizione e sperimentazione in Walter Gropius (1 CFU)

  • K. Wilhelm, “Architettura internazionale”. L’edificio del Bauhaus di Walter Gropius, in M. De Michel, A. Kohlmeyer (a cura di), Bauhaus 1919-1933. Da Klee a Kandisky, da Gropius a Mies van der Rohe, Mazzotta, Milano 1996, pp. 291-335.
  • W.J.R. Curtis, L’architettura moderna del Novecento, Mondadori, Milano 1999, pp. 182-199, 395-399.
  • G. Pigafetta, I. Abbondandolo, M. Trisciuglio, Architettura tradizionalista. Architetti, opere, teorie, Jaca Book Milano 2002, pp. 247-283.
  • K. Frampton, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 2008, pp. 136-144.
  • A. Saggio, Architettura e modernità. Dal Bauhaus alla rivoluzione informatica, Carocci, Roma 2010, pp. 36-45, 164-170.


Programmazione del corso

 *ArgomentiRiferimenti testi
1*Conoscenza del programma dell'insegnamentoTesti di riferimento 
2 Il rapporto fra l'architettura e il classicoTesti indicati nel modulo A 
3 L'architettura romanica, fra ritorno all'antico e innovazione: esempi a Milano e a FirenzeTesti indicati nel modulo B 
4 Il ritorno al classico in età moderna: produzione architettonica di Alberti, Michelangelo e PalladioTesti indicati nel modulo C 
5 Tradizione e sperimentazione nella produzione architettonica di Walter GropiusTesti indicati nel modulo D 
* Conoscenze minime irrinunciabili per il superamento dell'esame.

N.B. La conoscenza degli argomenti contrassegnati con l'asterisco è condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento dell'esame. Rispondere in maniera sufficiente o anche più che sufficiente alle domande su tali argomenti non assicura, pertanto, il superamento dell'esame.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Per la valutazione dell'esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell'accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

- Riconoscere, descrivere e contestualizzare uno o più monumenti del Romanico italiano, relativamente alle città di Milano e Firenze, fra quelli presi in considerazione nel programma.

- Riconoscere, descrivere e contestualizzare uno o più monumenti rinascimentale, relativamente alla produzione architettonica di Alberti, Michelangelo e Palladio, fra quelli presi in considerazione nel programma.

- Riconoscere, descrivere e contestualizzare uno o più monumenti relativo alla produzione architettonica di Walter Gropius, fra quelli presi in considerazione nel programma.