FORME DELLO SPETTACOLO MULTIMEDIALE

Anno accademico 2021/2022 - 2° anno
Docente: Vittorio FIORE
Crediti: 6
SSD: L-ART/05 - DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre:
ENGLISH VERSION

Obiettivi formativi

Il corso mira a fornire allo studente conoscenze dell’arte multimediale, capacità interpretative verso uno spettacolo tecnologico, e di comprensione delle potenzialità del medium e delle finalità drammaturgiche della sua scelta.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

  • lezioni frontali,
  • lezioni di esperti,
  • spettacoli a teatro e discussioni critiche,
  • prove in itinere

Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus.


Prerequisiti richiesti

Avere acquisito conoscenze minime di storia del teatro e del cinema.


Frequenza lezioni

Facoltativa


Contenuti del corso

Il corso vuole affrontare progetti che, attraverso ri-mediazioni sperimentali, sviluppino drammaturgie digitali a partire da casi storici e storicizzati che utilizzano la luce come materiale a valenza drammaturgica per allestimenti performativi. Si tratta di spettacoli in cui si elaborano sovrapposizioni tra virtuale ed esistente, in linea con l’ormai avviato superamento dei confini tra generi e linguaggi espressivi, anche in totale assenza di corpi e parole.

In particolare il corso affronterà il videoclip e la video-arte per passare al video-teatro; esaminerà – attraverso la lettura di casi studio – sperimentazioni di varie forme di intermedialità, connessioni tra cinema e teatro, e le più recenti installazioni di Video Projection Mapping e di Interactive stage. Di tali opere saranno analizzate le relazioni esistenti tra video e location, individuando le differenze fra spazio reale e spazio virtuale, tra realtà aumentata e spettacolarità interattiva. In particolare il video-mapping permette, attraverso un linguaggio esclusivamente iconico e sonoro, di modificare in modo dinamico e virtuale la superficie di architetture, spazi urbani (ma anche corpi e volti) esaltandone il potenziale figurativo, appropriandosi della storia identitaria, incidendo tracce profonde nella memoria collettiva attraverso un processo di lettura e accettazione dei luoghi, in pieno accordo con le acclarate teorie del teatro del ‘900.


Testi di riferimento

A. Video-teatro, new media, performing media (3 CFU)

Testi:

- A. Pizzo, Neodrammatico digitale. Scena multimediale e racconto interattivo, Torino, Accademia University Press, 2013, pp. 2-42.

- V. Fiore, L. Ruzza, Luce artificiale e paesaggio urbano. Raccontare il territorio con nuove tecnologie, Siracusa, LetteraVentidue, 2012, pp. 153.

- J. Malvezzi, Remedi-Action. Dieci anni di videoteatro italiano, Milano, Postmediabooks, 2015, pp. 7-97.

- A.M. Monteverdi, Leggere uno spettacolo multimediale, Roma, Dino Audino, 2020, pp. 156.

 

B. Teatro e Tecnologie della luce (1 CFU)

Testo:

- F. Crisafulli, Luce attiva. Questioni della luce nel teatro contemporaneo, Titivillus, 2007, pp. 7-88, 129-171.

 

C. Nuove tecnologie della visione: casi studio (2 CFU)

Testi (1 a scelta dello studente dai seguenti):

- A. M. Monteverdi, Il teatro di Robert Lepage, Biblioteca Franco, Pisa, Serantini, 2005, pp. 11-24, 73-141.

- A. Balzola, La scena tecnologica. Dal video in scena al teatro interattivo, Roma, Dino Audino, 2011, pp. 41-49, 51-59, 65-69, 71-79; 81-89; 99-107.

- N. Pittaluga, V. Valentini, Studio Azzurro, Teatro, Milano, Contrasto, 2012, pp. 6-67.

 

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.

Stralci di testo e articoli saranno forniti raccolti in dispensa dal docente o sulla piattaforma Studium in libera consultazione.



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1A1. Drammaturgia digitaleA. Pizzo, Neodrammatico digitale. Scena multimediale e racconto interattivo, Torino, Accademia University Press, 2013, pp. 2-42. 
2A2. Multimedialità: concetto, definizioniA.M. Monteverdi, Leggere uno spettacolo multimediale, Roma, Dino Audino, 2020, pp. 156. 
3A.3 Nascita della video arteJ. Malvezzi, Remedi-Action. Dieci anni di videoteatro italiano, Milano, Postmediabooks, 2015, pp.7-97. 
4A4. Nascita del videoteatroJ. Malvezzi, Remedi-Action. Dieci anni di videoteatro italiano, Milano, Postmediabooks, 2015, pp.7-97.A.M. Monteverdi, Leggere uno spettacolo multimediale, Roma, Dino Audino, 2020, pp. 156. 
5A5. C. Nuove tecnologie della visione: casi studio: Kripton, il teatro di Giancarlo CauteruccioA. Balzola, La scena tecnologica. Dal video in scena al teatro interattivo, Roma, Dino Audino, 2011, pp.65-69. 
6B. Teatro e Tecnologie della luceF. Crisafulli, Luce attiva. Questioni della luce nel teatro contemporaneo, Corazzano (Pisa), Titivillus, 2007, pp. 7-88; 129-171. 
7A6. Video-teatro, new media, performing media . Casi studio: Studio AzzurroV. Fiore, L. Ruzza, Luce artificiale e paesaggio urbano. Raccontare il territorio con nuove tecnologie, Siracusa, LetteraVentidue, 2012, pp. 153; A. Balzola, La scena tecnologica, pp.41-49 
8A7. Performing media. VideomappingV. Fiore, L. Ruzza, Luce artificiale e paesaggio urbano. Raccontare il territorio con nuove tecnologie, Siracusa, LetteraVentidue, 2012, pp. 153. 
9A.8 Dal teatro al cinema 1J. Malvezzi, Remedi-Action. Dieci anni di videoteatro italiano, Milano, Postmediabooks, 2015, pp.7-97. 
10A.9 Dal teatro al cinema 2J. Malvezzi, Remedi-Action. Dieci anni di videoteatro italiano, Milano, Postmediabooks, 2015, pp.7-97. 
11C1 Nuove tecnologie della visione: Casi studio, Del Bosco e Varesco, Sambin, J. Malvezzi, Remedi-Action. Dieci anni di videoteatro italiano, Milano, Postmediabooks, 2015, pp.7-97. A. Balzola, La scena tecnologica. Dal video in scena al teatro interattivo, Roma, Dino Audino, 2011, pp.81-89.. 
12C2 Nuove tecnologie della visione: Casi studio, Motus, Milo Rau, Señor Serrano, MotusA. Balzola, La scena tecnologica. Dal video in scena al teatro interattivo, Roma, Dino Audino, 2011, pp.99-107. A.M. Monteverdi, Leggere uno spettacolo multimediale, Roma, Dino Audino, 2020, pp. 156. 
13C3 Nuove tecnologie della visione: Casi studio, Studio Azzurro, Giorgio Barberio Corsetti 1A. Balzola, La scena tecnologica. Dal video in scena al teatro interattivo, Roma, Dino Audino, 2011, pp.51-59. A.M. Monteverdi, Leggere uno spettacolo multimediale, Roma, Dino Audino, 2020, pp. 156.  
14C4 Nuove tecnologie della visione: Casi studio, Studio Azzurro, Giorgio Barberio Corsetti 2J. Malvezzi, Remedi-Action. Dieci anni di videoteatro italiano, Milano, Postmediabooks, 2015, pp.7-97.  
15C5 Nuove tecnologie della visione: Casi studio, Robert LepageA.M. Monteverdi, Il teatro di Robert Lepage, Pisa, Biblioteca Franco Serantini, 2005, pp. 11-24; 73-141. 
16C6 Nuove tecnologie della visione: Casi studio, Robert WilsonF. Crisafulli, Luce attiva. Questioni della luce nel teatro contemporaneo, Corazzano (Pisa), Titivillus, 2007, pp. 7-88; 129-171. 
17Conclusione e discussione sulle esercitazioni 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Prova orale

Prova pratica

Una prima prova in itinere (pratica realizzata a casa: breve relazione, bibliografia e power point) si svolgerà a metà corso e verterà sul modulo C; una seconda prova in itinere (orale) si svolgerà in corrispondenza della conclusione del corso (esame) e verterà sui moduli A e B.

La presenza è raccomandata, anche se non obbligatoria.
Si devono intendere vivamente consigliati gli incontri con gli esperti.

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.

 

Conoscenze e competenze necessarie per il raggiungimento della sufficienza all’esame di Forme dello Spettacolo mutimediale

  1. Conoscenze delle tematiche fondamentali della Scena tecnologica multimediale (Video-Arte, Video-Teatro, Rapporto Teatro-Cinema, Video-Mapping, Interaction Design, Intelligenza Artificiale).
  2. Adeguata conoscenza delle opere e dei più importanti tecno-artisti trattati nelle lezioni.
  3. Capacità di lettura di uno spettacolo tecnologico: processo di ri-mediazione, specificità semiologiche (derivanti dalla natura del medium) e semantiche (derivanti dal trasferimento drammaturgico).
  4. Capacità di riconoscimento delle tecnologie adottate, del grado di interattività e realtà virtuale e di adattabilità e aderenza alle tipologie di palcoscenico o di luogo.

La verifica dell'apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.