ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE

Anno accademico 2017/2018 - 2° anno
Docente: Mariarita Sgarlata
Crediti: 6
SSD: L-ANT/08 - ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE
Modalità di erogazione: Tradizionale
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre:
ENGLISH VERSION

Obiettivi formativi

Il corso mira a fornire conoscenze avanzate sui contesti monumentali, il patrimonio architettonico, i temi della cultura figurativa e i documenti della cultura materiale relativi al mondo mediterraneo in età tardoantica e medievale, con riferimento alla cultura storica, culturale ed artistica in relazione allo sviluppo e all’organizzazione delle comunità cristiane e ai fenomeni di trasformazione a partire dai secoli della tarda antichità. Sono previsti seminari tematici e visite guidate nelle catacombe di Siracusa e nei principali monumenti cristiani e bizantini di Catania. Inoltre, si terranno laboratori didattici inerenti l’analisi del corpus di immagini e simboli presenti nelle epigrafi cristiane e la comunicazione del patrimonio culturale nell’era digitale.


Prerequisiti richiesti

Conoscenza di base della storia e dell’archeologia romana


Frequenza lezioni

Facoltativa


Contenuti del corso

A - Per un’archeologia del rito: nuove prospettive dell’archeologia funeraria (1 CFU);

B - Per un’archeologia della devozione (dai cimiteri ai santuari martiriali): dinamiche di trasformazione del suburbio a Roma, Sicilia e Malta tra Tardoantico e Altomedioevo (2 CFU);

C - La riconfigurazione degli spazi sacri pagani (1 CFU);

D - Quadro di sintesi della trasformazione della società, economia, assetto urbano e rurale in Italia e in Europa tra Tardoantico e Altomedioevo. La Sicilia tra città e territorio (forme di insediamento, cimiteri, chiese e monasteri) (2 CFU).


Testi di riferimento

A

  • J. Ch. Picard, Cristianizzazione e pratiche funerarie tra Tarda antichità e Altomedioevo (IV-VIII sec.), a cura di G. Cantino Wataghin, Torino 1992, pp. 7-36.
  • L. Spera, Riti funerari e “culto dei morti” nella Tarda antichità: un quadro archeologico dai cimiteri paleocristiani di Roma, in Augustinianum 45 (2005), pp. 5-34.
  • Il cimitero del Predio Maltese a Siracusa: indagini archeologiche 2009-2010, in Martiri, santi, patroni: per una archeologia della devozione. Atti X Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana (Università della Calabria, Aula Magna, 15-18 settembre 2010), a cura di A. Coscarella e P. De Santis, Rossano Calabro 2012, pp. 623-636.

B

  • V. Fiocchi Nicolai, Origine e sviluppo delle catacombe romane, in Le catacombe cristiane di Roma, Regensburg 1998, pp. 13-65.
  • D. Motta, Mouetur urbs sedibus suis et currit ad martyrum tumulos. Uno sguardo alle città d’Italia fra IV e VI secolo d.C., in Les cités de l’Italie tardo-antique (IVe-VIe siècle), Rome 2006, pp. 325-343.
  • G. Cantino Wataghin, L. Pani Ermini, Santuari martiriali e centri di pellegrinaggio in Italia fra tarda Antichità e alto Medioevo, in Akten XII CIAC (Bonn 1991), Münster 1995, pp. pp. 123-151.
  • V. Fiocchi Nicolai, Elementi di trasformazione dello spazio funerario tra Tarda antichità e alto Medioevo, in Uomo e spazio nell’alto Medioevo (CISAM 50), Spoleto 2003, pp. 921-969.
  • L. Spera, Ad limina apostolorum. Santuari e pellegrini a Roma tra la Tarda antichità e l’Altomedioevo, in La geografia della città di Roma e lo spazio del sacro, Roma 1998, pp. 56-104.
  • M. Sgarlata, Dai cimiteri ai luoghi santi: le trasformazioni del suburbio siracusano, in Atti del Secondo Seminario sul Tardoantico e l’Altomedioevo in Italia meridionale (Foggia - Monte Sant’Angelo, 27-28 maggio 2006), Bari 2010, pp. 253-271.

C

  • R. Lizzi Testa, Insula ipsa Libanus almae Veneris nuncupatur: culti, celebrazioni, sacerdoti pagani a Roma, tra IV e VI secolo, in G. Bonamente, R. Lizzi Testa (a cura di), Istituzioni, carismi ed esercizio del potere (IV-VI secolo d.C.), Bari 2010, pp. 273-303.
  • G. Cantino Wataghin, ...Ut haec aedes Christo Domino in ecclesiam consecretur. Il riuso cristiano di edifici antichi tra Tarda Antichità e Alto Medioevo, in Ideologie e pratiche del reimpiego nell’Alto Medioevo (CISAM 46), Spoleto 1999, pp. 673-749.
  • J. P. Caillet, La transformation en église d’édifices publics et de temple à la fin de l’antiquité, in La fin de la cité antique et le début de la cité médiévale, Bari 1996, pp. 191-211.
  • B. Ward-Perkins, Reconfiguring Sacred Space: from Pagan Shrines to Christian Churches, in Die Spatäntike Stadt und ihre Christianisierung, Wiesbaden 2003, pp. 285-290.

D

  • G. P. Brogiolo, A. Chavarrìa Arnau, Aristocrazia e campagne nell’Occidente da Costantino a Carlo Magno, Firenze 2005, pp. 7- 87.
  • G. Volpe, Paesaggi e insediamenti rurali dell’Apulia tardoantica e altomedievale, in Atti del Primo Seminario sul Tardoantico e l’Altomedioevo in Italia meridionale (Foggia, 12-14 febbraio 2004), Bari 2005, pp. 299-314.
  • M. Sgarlata, L’architettura sacra e funeraria tra città e territorio nella Sicilia sud-orientale, in Di abitato in abitato. Atti del Convegno Internazionale di Studi (Ragusa-Catania, 3-5 aprile 2003), Pisa-Roma 2005, pp. 63-96.
  • R. Lizzi, I vescovi e i potentes della terra: definizione e limite del ruolo episcopale nelle due partes Imperii fra IV e V secolo d.C., in L’Eveque dans la cité du IVe au Ve siècle. Image et autorité (Actes de la table ronde), Rome 1998, pp. 81-104.
  • M. Sgarlata, Pro sua devotione. Le pulsioni autonomistiche dell’evergetismo monumentale cristiano nella Sicilia orientale, in Studia humanitatis. Saggi in onore di Roberto Osculati, Roma 2011, pp. 135-151.

Ulteriori suggerimenti bibliografici saranno forniti durante il corso delle lezioni.

 

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

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I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.


Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Tradizionale