DIDATTICA DELLA STORIA ROMANA

Anno accademico 2018/2019 - 1° anno
Docente: Claudia GIUFFRIDA
Crediti: 6
SSD: L-ANT/03 - STORIA ROMANA
Modalità di erogazione: Tradizionale
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre:
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Obiettivi formativi

Gli studenti dovranno acquisire:

conoscenza delle principali metodologie per l'insegnamento sviluppate nella ricerca in didattica della Storia romana, in riferimento allo specifico ruolo dell'insegnante e ai nodi concettuali, epistemologici e didattici dell'insegnamento e dell’apprendimento della disciplina di interesse, in funzione dello sviluppo delle capacità semiotiche nonché dell'ampliamento delle potenzialità espressive e conoscitive nell'ambito disciplinare specifico;

capacità di progettazione e sviluppo di attività d’insegnamento della Storia romana, mediante l’acquisizione dei principi e delle metodologie per la costruzione di attività specifiche e, più in generale, all’interno delle Scienze dell’Antichità, tenendo presente anche le esigenze di potenziamento e di consolidamento delle pratiche necessarie al raggiungimento degli obiettivi di formazione e istruzione nella disciplina, in funzione di una corretta contestualizzazione dei complessi e variegati aspetti relativi al mondo antico e tardoantico;

consapevolezza metodologica e conoscenza delle tecniche di organizzazione e interpretazione dei dati, grazie all’uso critico delle fonti storiche e storiografiche, nonché delle altre basi documentarie della Storia antica

acquisizione dei processi di insegnamento e apprendimento della Storia romana mediati dall'uso delle tecnologie, con particolare attenzione alle nuove tecnologie digitali, allo specifico ruolo dell'insegnante, ai nodi concettuali, epistemologici e didattici.


Prerequisiti richiesti

Nessuno


Frequenza lezioni

Facoltativa


Contenuti del corso

Nell’A.A. 2018-2019 gli studenti condurranno:

l’analisi critica delle principali metodologie per l'insegnamento sviluppate nella ricerca in didattica della Storia romana, in riferimento allo specifico ruolo dell'insegnante e ai nodi concettuali, epistemologici e didattici dell'insegnamento e apprendimento della disciplina, in funzione dello sviluppo delle capacità semiotiche nonché dell'ampliamento delle potenzialità espressive e conoscitive nell'ambito disciplinare specifico, in particolare sulla problematica della Dekadenzidee e dell’“esplosione” di tardoantico.

Essi apprenderanno gli elementi per:

• la progettazione e sviluppo di attività d’insegnamento della storia romana, mediante l’acquisizione dei principi e delle metodologie per la costruzione di attività specifiche e, più in generale, all’interno delle Scienze dell’Antichità, tenendo presente anche le esigenze di potenziamento e di consolidamento delle pratiche necessarie al raggiungimento degli obiettivi di formazione e istruzione nella disciplina, in funzione di una corretta comprensione delle complesse problematiche relative al mondo antico e tardoantico e di una più profonda conoscenza dei diversi approcci ai “modi” della Storia, sì da superare la contrapposizione di classico e decadente in una visione di interazione culturale.

Frequenteranno:

• il ‘laboratorio’ per l’apprendimento della Storia romana, approfondendo le tecniche di organizzazione e interpretazione dei dati, mediante l’uso critico delle fonti - letterarie, epigrafiche, papirologiche, numismatiche e storiografiche - utilizzate per una ricostruzione storica attendibile delle problematiche dell’emarginazione nel mondo romano.

Approfondiranno:

lo studio dei processi di insegnamento e apprendimento della storia mediati dall'uso delle tecnologie, con particolare attenzione alle nuove tecnologie digitali, allo specifico ruolo dell'insegnante, ai nodi concettuali, epistemologici e didattici.


Testi di riferimento

Modulo A: Problematiche storiche. Continuità e trasformazione (4 CFU)

1- M. Mazza, Lotte sociali e restaurazione autoritaria nel III secolo d. C., Roma-Bari 1973, parte I, pp. 1-115 (Laterza)

oppure

1- Georg G. Iggers-Q.E. Wang-S. Mukherjee, A Global History of Modern Historiography, London- N. Y., pp. 250-301; 364-400

 

2- A. Momigliano, Le regole del gioco nello studio della Storia antica, Annali della scuola normale di Pisa 4, 1974, pp. 1183-1192

oppure

2- A. Giardina, Esplosione di Tardoantico, <> 40/1, 1999, pp. 157-180

 

3- D. Musti, Il pensiero storico romano, in G. Cavallo-P. Fedeli- A. Giardina (a cura di), Lo spazio letterario di Roma antica, I, Roma 1989, pp. 117-280 (Salerno editrice)

 

4- A. Schiavone, La storia spezzata. Roma antica e Occidente moderno, Roma-Bari 1996, pp. 270 (Laterza)

oppure

4- C. Giuffrida-M. Cassia (a cura di), Silenziose rivoluzioni. Atti del convegno Catania-Piazza Armerina, 21- 23 maggio 2015, Catania 2016, pp. 250, selezione di contributi, (Edizioni del Prisma).

 

Modulo B: Marginalità economica, etnica e di genere (2 CFU)

V. Neri, I marginali nell'Occidente Tardoantico, Bari 1998, pp. 150, Introduzione, capp. a scelta, Conclusioni, (Edipuglia)

con

Cl. Giuffrida Manmana, Il potere e i suoi inganni, Acireale-Roma 2013, pp. 67-200, (Bonanno Editore).

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.


Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Sono previste prove in itinere su richiesta degli studenti e con modalità stabilita dal docente. L’esito potrà essere considerato nella valutazione complessiva della preparazione dello studente, stabilita in base alla padronanza dei contenuti, all’acquisizione delle competenze specifiche e delle capacità argomentative, alla correttezza ed efficacia espressive.

 

Prova finale orale

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.