LETTERATURA ITALIANA M - Z

Anno accademico 2018/2019 - 1° anno - Curriculum Classico e Curriculum Moderno
Docente: Andrea MANGANARO
Crediti: 12
SSD: L-FIL-LET/10 - LETTERATURA ITALIANA
Modalità di erogazione: Tradizionale
Organizzazione didattica: 300 ore d'impegno totale, 228 di studio individuale, 72 di lezione frontale
Semestre:
ENGLISH VERSION

Obiettivi formativi

Acquisire la conoscenza dello svolgimento della letteratura italiana dal Duecento alla fine del Seicento attraverso la lettura diretta, il commento e l’interpretazione di testi della tradizione letteraria italiana; acquisire un discreto senso critico e una discreta capacità di interpretazione.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali


Prerequisiti richiesti

Conoscenza degli elementi fondamentali della morfosintassi, del lessico e dell’ortografia italiana; comprensione di testi scritti di una certa complessità; comprensione di enunciati orali di una certa complessità; saper produrre un testo orale funzionale allo scopo in forma grammaticalmente corretta; saper produrre testi scritti funzionali allo scopo in forma grammaticalmente corretta; saper leggere in modo autonomo un libro; saper sintetizzare un testo; saper formulare giudizi motivati con adeguata argomentazione.


Frequenza lezioni

Facoltativa


Contenuti del corso

  1. L’Italia, la sua storia, la sua letteratura - Aspetti istituzionali ed epistemologici della disciplina: problematiche storiografiche, metodologie critiche, istituzioni di retorica e di metrica (2 CFU).
  2. Storia letteraria del Duecento. – “Il poeta innamorato”: la poesia amorosa medievale - Dante: la Commedia (3 CFU).
  3. Storia letteraria del Trecento e Quattrocento – Boccaccio, Decameron: varietà e mutevolezza delle vicende umane – Petrarca: le idee portanti e l’io lirico (3 CFU).
  4. Storia letteraria del Cinquecento e Seicento. – Machiavelli: verità effettuale e teatro: Il Principe e la Mandragola; – Ariosto: Orlando furioso; – Tasso: Gerusalemme liberata – Basile: Lo cunto de li cunti: La gatta cenerentola (4 CFU).

Testi di riferimento

A. Aspetti istituzionali ed epistemologici della disciplina: problematiche storiografiche, metodologie critiche, istituzioni di retorica e di metrica (2 CFU)

Testi:

  1. F. De Sanctis, A’ miei giovani, Prolusione al Politecnico di Zurigo, in Idem, Verso il realismo, a cura di N. Borsellino, Torino, Einaudi, 1965, pp. 5-9; Idem, Storia della letteratura italiana, a cura di N. Gallo, introd. di G. Ficara, Torino, Einaudi-Gallimard, 1996, pp. 510-514 (cap. XV, Machiavelli, par. 16).
  2. A. Casadei, La critica letteraria contemporanea, Bologna, il Mulino, 2015, pp. 9-132: Introduzione; I. L’autore e il mondo; II. Il testo e/o l’opera; III. Il lettore e le culture (solo paragrafi 1 e 2); Quadri.
  3. C. Segre, Avviamento all’analisi del testo letterario, Torino, Einaudi, 1985, pp. 5-15, 23-28, 34-36, 40-42, 85-90, 102-104 (circa 25 pagine).
  4. P. G. Beltrami, Gli strumenti della poesia, Bologna, il Mulino, 2012: dai capitoli I-VII (circa 80 pagine): pp. 11-15, 17-23, 31-52, 63-75, 77-80, 101-110, 112-136, 140-144.
  5. Per la metrica si consultino: la scheda sulle figure retoriche disponibile su studiumunict; G. Lavezzi, Breve dizionario di retorica e stilistica, Roma, Carocci, 2017.

Per gli autori e gli argomenti indicati nei moduli B, C, D, si richiede la conoscenza delle linee di svolgimento della letteratura italiana dalle origini al Seicento incluso. Lo studente dovrà curare in particolare, con una congrua testimonianza di letture antologiche, la conoscenza almeno dei seguenti autori: Francesco d’Assisi, Jacopone da Todi, Jacopo da Lentini, Cielo d’Alcamo, Guinizzelli, Cavalcanti, Angiolieri, Dante, Petrarca, Boccaccio, Alberti, Pulci, Poliziano, Boiardo, Sannazaro, Bembo, Castiglione, Machiavelli, Guicciardini, Ariosto, Tasso, Galilei, Marino, Basile. Al momento dell’esame lo studente dovrà presentare l’elenco scritto delle letture svolte, precisando, ove l’opera non sia integrale, quali canti, quali poesie o quali prose ha scelto; a lezione e sul sito studium.unict.it sarà comunque data indicazione delle letture consigliate.

Dovranno essere approfonditi particolarmente gli argomenti trattati e i testi discussi durante le lezioni.

Per la storia della letteratura (moduli B, C, D) si consiglia lo studio della seguente opera: Alberto Casadei-Marco Santagata, Manuale di letteratura italiana medievale e moderna, Roma-Bari, Laterza; oppure Carlo Vecce, Letteratura italiana. Piccola storia, I. Dalle origini al Settecento, Napoli, Liguori.

Per la lettura approfondita dei brani antologici si consiglia di usare uno dei seguenti manuali: R. Luperini, P. Cataldi, et alii, La scrittura e l’interpretazione, Palermo, Palumbo; G. Baldi, S. Giusso et alii, Dal testo alla storia dalla storia al testo, Torino, Paravia.

Questi manuali possono anche essere adottati per lo studio della storia letteraria e degli autori, in alternativa a quelli di A. Casadei-M. Santagata o di C. Vecce.

B. Storia letteraria del Duecento. – “Il poeta innamorato”: la poesia amorosa medievale - Dante: la Commedia (3 CFU).

Testi:

  1. A. Casadei-M. Santagata, Manuale di letteratura italiana, cit., pp. 5-68 (oppure C. Vecce, Letteratura italiana. Piccola storia, cit., pp. 3-77).
  2. Letture antologiche di: Francesco d’Assisi, Jacopone da Todi, Jacopo da Lentini, Cielo d’Alcamo, Guido Guinizzelli, Guido Cavalcanti, Cecco Angiolieri, Dante (dalla Vita nuova).
  3. Marco Santagata, Il poeta innamorato, Milano, Guanda, 2017, pp. 13-66, 105-116, 131-139.
  4. Dante, Divina Commedia, quindici canti: Inferno: I, V, X, XIII, XXVI, XXVIII; Purgatorio: I, III, VI, XI; Paradiso: I, VI, XI, XV, XXXIII. Si consiglia una buona edizione commentata, integrale, dell’opera di Dante (a cura di A.M. Chiavacci Leonardi, Mondadori; a cura di U. Bosco-G. Reggio, Le Monnier; a cura di E. Pasquini e A.E. Quaglio, Garzanti; a cura di G. Inglese, Carocci). Può essere adottata anche l’antologia La Divina Commedia. Testi Strumenti Percorsi, a cura di N. Mineo, Palumbo.
  5. E. Auerbach, Farinata e Cavalcante, in Id., Mimesis. Il realismo nella letteratura occidentale, Torino, Einaudi, 1979, pp. 189-221.
  6. N. Mineo, Per leggere la «Divina Commedia», in La Divina Commedia a cura di Idem, cit., pp. 5-25.
  7. S. Cristaldi, Seminator di scandalo e di scisma, in Idem, Verso l’Empireo, Roma-Acireale, Bonanno, 2013, in particolare pp. 11-31, 73-81.

C. Storia letteraria del Trecento e Quattrocento – Boccaccio, Decameron: varietà e mutevolezza delle vicende umane – Petrarca: le idee portanti e l’io lirico (3 CFU).

Testi:

  1. A. Casadei-M. Santagata, Manuale di letteratura italiana, cit., pp. 69-143 (oppure C. Vecce, Letteratura italiana. Piccola storia, cit., pp. 81-164).
  2. Letture antologiche di: Alberti, Pulci, Poliziano, Boiardo, Sannazaro.
  3. G. Boccaccio, Decameron, a cura di di A. Quondam, M. Fiorilla, G. Alfano, Milano, BUR, 2013: Il proemio; due giornate integrali: I e VI; le seguenti altre 20 novelle: II, 5 (Andreuccio da Perugia); II, 6 (Madama Beritola); II, 7 (Alatiel); III, 1 (Masetto da Lamporecchio); III, 2 (Agilulf); III, 10 (Alibech); IV, 1 (Tancredi e Ghismunda); IV, 2 (Frate Alberto); IV, 5 (Lisabetta da Messina); V, 4 (la novella dell’usignolo); V, 8 (Nastagio degli Onesti); V, 9 (Federico degli Alberighi); VII, 1 (Gianni Lotterighi e la fantasima); VII, 9 (Lidia, Nicostrato); VIII, 2 (il prete da Varlungo); VIII, 10 (la ciciliana); IX, 2 (la badessa e le brache); IX, 3 (Calandrino pregno); X, 6 (re Carlo vecchio); X, 10 (il marchese di Sanluzzo).
  4. A. Manganaro, Forme e storia del “genere” novella, in «Le forme e la storia», n. s. 2013, 2 (La novella), pp. 7-18.
  5. A. Manganaro, L’«altra, che vostra fu». L’alterità nella novella di Gualtieri e Griselda (Decameron, X, 10), in «Le forme e la storia», VIII, 2015, 2 (Letteratura, alterità, dialogicità. Studi in onore di Antonio Pioletti), pp. 577-594.
  6. F. Petrarca, dai Rerum familiarum libri: Fam. XII, 10; Fam. XIII, 7; dai Rerum senilium libri: Sen. XVII, 2; Sen. XVIII, 1 (Posteritati); dal Secretum: Proemio; La lussuria e l’accidia (II 98 ss.): dal De remediis utriusque fortunae: Tutto è in perenne lotta; I rimedi alle passioni: ratio e voluntas; dal Canzoniere: 1, 3, 5, 11, 22, 35, 61, 77, 90, 126, 189, 272, 287, 366; dagli Improvvisi: Solitudini; dai Trionfi: Triumphus Cupidinis, III, vv. 1-24; 79-123 (cfr. i testi in L. Chines, Francesco Petrarca, Bologna, Patron, 2016).
  7. L. Chines, Francesco Petrarca, Bologna, Patron, 2016: Introduzione, pp. 11-53.

D. Storia letteraria del Cinquecento e Seicento. – Machiavelli: verità effettuale e teatro: Il Principe e la Mandragola; – Ariosto: Orlando furioso; – Tasso: Gerusalemme liberata – Basile: Lo cunto de li cunti: La gatta cenerentola (4 CFU)

Testi:

  1. A. Casadei-M. Santagata, Manuale di letteratura italiana, cit., pp. 147-278; (oppure C. Vecce, Letteratura italiana. Piccola storia, cit., pp. 164-259).
  2. Letture antologiche di: Bembo, Castiglione, Machiavelli, Guicciardini, Ariosto, Tasso, Galilei, Marino, Basile.
  3. N. Machiavelli, Il Principe (edizione consigliata a cura di R. Ruggiero, Milano, BUR, 2008): la dedica; i capitoli: I, VI; VII, IX, XV; XVI; XVIII; XXV; XXVI; Idem, lettera a Francesco Vettori del 10 dicembre 1513; Idem, dai Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio: libro I, cap. XII (la religione e la Chiesa); Libro III, cap. 1 (il ridursi ai princìpi);
  4. N. Machiavelli, Mandragola, a cura di P. Stoppelli, Milano, Oscar Mondadori (lettura integrale: circa 100 pp.).
  5. L. Ariosto, Orlando furioso (edizioni consigliate: Bigi, Milano, Bur, 2012; Segre, Milano, Mondadori, 2006; Caretti, Torino, Einaudi, 1992): i canti: I; XII (Il palazzo di Atlante); XVIII (Cloridano e Medoro); XIX (Angelica e Medoro); XXIII- XXIV (La pazzia di Orlando); XXXIV (Astolfo sulla luna); LXIII (Rinaldo e il nappo d’oro) (complessivamente circa 80 pp.)
  6. T. Tasso, Gerusalemme liberata (a cura di L. Caretti, Torino, Einaudi, oppure a cura di F. Tomasi, Milano, BUR-Rizzoli): canti I, IV, VI, VII, XII, XVI, XX.
  7. A. Manganaro, Il “credibile meraviglioso” tra poetiche e novellistica, in Idem, Tra imitatio e mimesis. Novelle e poetiche del Cinquecento, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2014, pp. 79-103.
  8. G.B. Basile: La Gatta Cenerentola, in Il racconto dei racconti, traduzione di R. Guarini, Milano, Adelphi, 2010, pp. 81-89.

 

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.


Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Due prove in itinere, scritte, sui moduli A e C. Fortemente consigliate a tutti gli studenti.

Tipologia e organizzazione delle prove in itinere scritte: domande a risposta aperta, commento e interpretazione di testi. Durata: tre ore.

Sarà richiesta la prenotazione su studium.

Il superamento di una prova scritta in itinere darà diritto a non portare, all’esame conclusivo orale, le parti del programma oggetto della prova. Il non superamento della prova scritta non pregiudica affatto il superamento dell’esame finale, che però andrà sostenuto anche sulla parte di programma oggetto della prova in itinere. La valutazione della prova in itinere sarà considerata proporzionalmente, ma non in modo rigido, nell’esame finale.

 

Prova orale finale

Coloro che non hanno sostenuto o non hanno superato la prova in itinere scritta, in sede di esame finale dovranno comunque sostenere una prova scritta, seppur breve, lo stesso giorno dell’esame orale.

Per l’esame è obbligatoria la prenotazione sul sito dell’Ateneo. Chi, dopo essersi iscritto, decidesse di non presentarsi all’esame, deve togliere il proprio nome dalla lista degli iscritti all’esame.

Al momento dell’esame lo studente dovrà presentare l’elenco scritto delle letture svolte, precisando, ove l’opera non sia integrale, quali canti, quali poesie o quali prose ha scelto.

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

1) Parafrasi e commento di versi della Divina Commedia
2) Sintesi e commento di brani del Decameron
3) Parafrasi e commento di testi del Canzoniere di Petrarca
4) Esposizione di problematiche critiche e interpretative relative alle opere studiate
5) Contestualizzazione storica delle opere studiate